Agriflegrea – Terrae Linea D.O.C. Campi Flegrei Falanghina – 75 cl
In una delle città europee con la maggiore produzione di vino nelle aree urbane, appena meno di Vienna, più di Parigi e di tutte le altre, contribuendo alla diversificazione ambientale e alla creazione di luoghi e scorci di inconsueta bellezza.
Agricoltori urbani. Forse non c’è una definizione migliore di ciò che siamo, di ciò che trasmettiamo al nostro vino. I nostri vigneti godono di peculiarità geografiche essenzialmente uniche. A soli 3 chilometri dal Golfo di Napoli, le nostre uve sono coltivate a ridosso del muro borbonico che ha recintato la tenuta di caccia degli Astroni, oggi riserva WWF. Un luogo così piacevole da far innamorare la famiglia reale al punto da decidere di scambiare alcuni terreni di loro proprietà in proporzione di 3 ettari per ogni ettaro di proprietà, solo per averlo. L’etimologia del suo nome è a metà strada tra mistero e mito. Alcuni dicono che derivi dall’astro, data la forma del cratere che ricorderebbe quelli che si formano dopo la caduta delle meteoriti, appunto astri, per chi li osservava nell’antichità. Per altri, forse anche a causa della suggestiva nebbia che si alza di notte e copre l’intera foresta, sarebbe stato un luogo di magia.
Il triangolo che circonda le nostre uve non è solo naturale ma anche antropico, umano: con i quartieri che ci circondano, quartieri dove la comunità nasce dal bisogno, e diventa lo scopo della vita dei suoi abitanti. Dove non ci sono gerarchie, dove l’ordine è orizzontale. Come nella nostra azienda. Così come il processo di nascita di ogni bottiglia; dove la gerarchia, se ce n’è una, è rovesciata. Scendendo dall’alto delle colture, passando per la fermentazione, l’invecchiamento e poi più in basso fino all’imbottigliamento.