Descrizione
Il Naima è questa parte del Cilento, un’interpretazione del suo territorio, nasce qui perché solo qui può nascere. Il vino dal nome che evoca Coltrane non è un vino costruito, anzi rifiuta il controllo, perché è imbevuto della sua terra. Il naima si manifesta. E’ o non è, non c’è bisogno di un’analisi sensoriale per capirlo, si presenta e basta. Aspro e dolce allo stesso tempo, nella sua ricchezza appare di una semplicità assoluta. Un vino al “calor bianco”, il calore più accecante, il calore della fusione. Il vino da risveglio o pietra filosofale, quella che, nel critico cammino di ricerca, prima o poi si deve incontrare. Un vino notturno, esperienza del limite, che marca il passaggio dalla luce all’oscurità, dove il divenire del tempo non è più sospeso, ma vive in un elastico legame del passato con il presente.